Gasperini a 360° dopo la Lazio

Gian Piero Gasperini è rimasto abbastanza contento del pari a rete inviolate in casa della Lazio, ma ai microfoni di Sky Sport non ha nascosto il suo malcontento per alcune situazioni di questi giorni. In primis quella di Ilicic. “Per me non è facile parlarne. A Josip saremo sempre vicini, sono situazioni che vanno al di là del calcio e noi con lui abbiamo sempre avuto un rapporto solido. La nostra testa è una giungla, non è facile per gli psicologi, figurarsi per noi. Non si è mai impegnato tanto come quest’anno. Io l’ho avuto anche a Palermo e non l’ho mai visto così impegnato. Lo aspetteremo tutta la vita come persona, come calciatore è imprevedibile. I medici non sanno darci una risposta, non posso darla io. Ne parlo questa volta per non parlarne più, è una cosa delicata“.
Sulla gara: “Potevamo fare di più, ma per me è difficile non essere contento. Tanti giocatori erano fuori ruolo, peccato che nel secondo tempo abbiamo perso Miranchuk, perché stava sfruttando bene gli spazi. Abbiamo dovuto arrangiarci. Per fare di più dovevamo avere più alternative in attacco. Non è solo Zapata, mancavano anche Malinovskiy, Muriel… Senza contare Boga, che ancora non si è unito a noi. Ha giocato Pessina attaccante, poi anche Pezzella. Abbiamo costruito qualcosa di buono. Abbiamo costruito una partita difensiva, sicuramente, ad esempio con l’Inter abbiamo creato di più. Dobbiamo accettare questa situazione di emergenza, con 10 giocatori fuori. Giocare con la Lazio e averla mantenuta a distanza, con una partita da recuperare, fa bene”.
“Scalvini titolare? Non volevo snaturare tutta la squadra. Ho adattato lui e anche da centrocampista ha aiutato con la sua fisicità su Milinkovic. È stato molto bravo, è un giocatore di prospettiva. I cambi sono stati raffazzonati ma abbiamo corso solo un rischio sul palo di Zaccagni. Lavoriamo sui dettagli, abbiamo giocato qualche centinaio di partite e abbiamo una capacità di adattamento che ci permette di tenere il campo molto bene. Io dico solo cosa fare, loro hanno una precisione che è dettata dalla loro capacità acquisita. Poi la duttilità nei ruoli a volte li fa divertire: Toloi a centrocampo, i difensori in attacco e gli attaccanti in difesa: mi piace questa cosa. L’altro giorno Demiral ha scartato tre giocatori e segnato in allenamento e mi diceva ‘Visto che gol? Vado io in attacco’”, ha aggiunto il mister orobico.
