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UFFICIALE: il Milan ha ingaggiato un giovane fuoriclasse | Può essere già convocato

Festa Ac Milan – foto ANSA – sportxpress.it

Il Milan ha acquistato un fuoriclasse assoluto con una carriera davanti: è già pronto all’esordio con Stefano Pioli.

L’Italia è un paese che sembra non essersi evoluto nel corso degli ultimi decenni, anzi, probabilmente è l’esatto opposto. Una grave problematica che si riversa in tutti gli ambiti, tra cui lo sport, in particolar modo nell’ambito calcistico.

Non avendo correttamente investito 20 anni fa, ci ritroviamo ad oggi con infrastutture vecchissime e con la mancanza di fondi per rinnovarle, pochi calciatori di livello internazionale a causa dei bassi stipendi offerti, passando dall’essere il primo campionato al mondo e una delle Nazionali più forti, ad avere un crollo totale.

La testimonianza più limpida è certamente la Nazionale maggiore, che dal 2014, sta vivendo uno dei periodi più bui della sua intera storia. Due mancate qualificazioni ai mondiali, una contro la Svezia nel 2018 ed una contro la Macedonia del Nord nel 2022, sancite dalla mancanza di talenti all’interno della rosa, problema inesistente fino a quasi due decenni fa, dove avevamo calciatori in ogni ruolo tra i più forti al mondo.

Oltre alle decine di problemi che ruotano intorno al nostro calcio, questa carenza potrebbe essere attribuita all’incapacità stessa di produrlo, peccando nel non investire correttamente sui settori giovanili e sui giovani stessi, come futuro dei club e della stessa Nazionale.

Differenze in Europa

Si parla del modo di investire e non di quanto venga investito,  perchè comunque ogni società in Serie A spende mediamente 4,6 milioni, molto vicini ai 4,8 milioni della Ligue 1 e superiori ai 3,8 della Liga spagnola, inarrivabile la Premier League con 6,5 milioni; ed è per questo che ci si chiede petchè come i paesi più poveri, ad esempio quelli del Sud America, continuino a sfornare talenti per il proprio paese, a differenza nostra.

Le motivazioni sono varie. Dallo sbaglio dei settori giovanili nel mirare a tutto fuorchè lo sviluppo del calciatore, concentrandosi più spesso sul risultato, la realtà virtuale, che sta pian piano sostituendo il cosiddetto calcio di strada, la miglior scuola per un ragazzino col sogno di diventare un professionista. Un calcio italiano dunque totalmente soffocato, ma dalle proprie mani.

Ignazio Abate – foto ANSA – sportxpress.it

Cambiamenti

Fortunatamente nell’ultimo periodo si sta cercando di affrontare nel migliore dei modi questo problema, cercando di avvicinarci ai modelli europei, nei quali i giovani esordiscono già dai 16 anni, età necessaria per tesserarli nel calcio professionistico.

In Italia, oltre la Juventus ed il Sassuolo che stanno facendo un ottimo lavoro, anche il Milan sta sfornando ottimi talenti. Davide Calabria ne è un esempio, dopo otto anni nelle giovanili, è ora titolare e capitano della rosa. Gianluigi Donnarumma, lanciato da Sinisa Mihjalovic, titolare fin dai 16 anni, nel difendere una porta così pesante come quella del Milan. Un altro prospetto interessantissimo è sicuramente Francesco Camarda, attaccante italiano 15 enne con oltre 500 gol segnati, che sta facendo sognare i tifosi e la società, nella speranza di aver trovato un nuovo gioiello in attacco per il futuro, vista l’emergenza dell’ultimo periodo e l’età avanzata di Olivier Giroud.