Panchina a Vincenzo Italiano: clamoroso in Serie A | Con lui in Europa dopo una vita

Vincenzo Italiano vuole finire in bellezza la sua esperienza alla Fiorentina. A giugno comincia un’altra avventura. Da qui.

Allo Spezia si è messo in evidenzia per un gioco spumeggiante e propositivo, controcorrente volendo, perché di solito chi si deve saltare pensa prima a non prenderle. Per questo la Fiorentina si è fiondata su di lui.

Un’esperienza davvero importante. Al primo anno si piazza settimo in campionato e riporta la Viola in Europa, ai preliminari di Conference, un lustro dopo l’ultima apparizione continentale. Nella seconda stagione si migliora.

Così e così in campionato, ma nelle sfide da dentro o fuori è praticamente imbattibile. Centra due finali in una sola stagione, una in Coppa Italia persa immeritatamente contro l’Inter all’Olimpico; l’altra in Conference, persa contro i londinesi del West Ha sempre 2-1 (ma in extremis), a causa di un imperdonabile erroraccio difensivo.

Alla sua terza stagione sulla panchina della Fiorentina si conferma anche se arrivano le prime critiche: alcune giuste altre esagerate. Gli imputa che il suo gioco porta una grande produttività in fase offensiva ma è troppo dispendioso e si perde inevitabilmente lucidità sottoporta. E poi in difesa si balla troppo. Intanto la Fiorentina è a un passo dalla finale di Conference-bis dopo il successo di misura e in extremis contro i fiamminghi del Club Brugge.

Fine ciclo

È stato proprio Italiano a confidare al compianto Joe Barone che la sua esperienza alla Fiorentina era finita e che a giugno sarebbe andato via. Ciò nonostante si sta dimostrando un grande professionista, non mollando un centimetro.

A giugno, comunque, sarà divorzio, con una bella stretta di mano. In tanti, d’altronde, lo vogliono per quel 4-3-3 di stampo zemaniano, ma anche un 4-2-3-1, l’importante è che sia sempre un gioco propositivo. La sua squadra difende alta, con marcature a uomo aggressive e in fase di non possesso effettua pressing sul primo controllo, mentre in fase offensiva è importante il lavoro degli esterni, sia terzini sia ali, e anche quello dei centrocampisti in fase d’inserimento.

Tante le candidate. Ecco il nome caldo

È inserito nel casting di Aurelio De Laurentiis, che lo avrebbe voluto anche all’indomani della partenza di Luciano Spalletti dal Maradona. Galliani vorrebbe portarlo a Monza per il dopo Palladino, il Bologna pensa a lui nel caso Thiago Motta andasse via (alla Juventus). Tra i tanti, il nome caldo è un altro.

Secondo Tuttosport, Urbano Cairo avrebbe deciso di puntare su Vincenzo Italiano come erede di Ivan Juric sulla panchina del Torino e avrebbe incaricato Vagnati di adoperarsi per battere un’agguerrita concorrenza. La corsa a Italiano sembra entrata nella fase decisiva.